La nostra pineta…

La lussureggiante Pineta è costituita da circa 3500 pini adulti a ‘ombrello aperto’, una delle meraviglie dell’alto Adriatico. La piantumazione è stata meramente un’opera dell’uomo che ha creato Eraclea Mare: Marco Aurelio Pasti. Nei primi anni 20′ si prodigò per rinforzare il naturale cordone litoraneo dunoso con la semina di 25.000 pinoli di “Pinus Pinea” provenienti dalla marina di Ravenna (quello che oggi è il Lido di Classe).
Proprio nel 1919, dopo la Grande Guerra e le alluvioni legate alle manovre del fronte,  lungo il litorale vennero subito reiniziate le opere di bonifica che proseguirono per tutti gli anni venti e i primi anni trenta. Dall’attività realizzata dal cav. Marco Aurelio Pasti per il prosciugamento delle paludi poste alle spalle del cordone sabbioso litoraneo (Valle Livenzuola) è nata la spiaggia di Eraclea: Marina di Santa Croce (verrà poi battezzata Eraclea Mare all’inizio degli anni settanta).

Nel corso di quelle prime attività di arginamento delle terre emerse iniziò appunto l’attività che portò alla nascita di quella pineta marittima che è la principale peculiarità della riviera eracleense: il cav. Pasti, in unione ai vicini proprietari della Valle Ossi (Conti Gaggia), nei primissimi anni 20 piantumò le dune che correvano lungo la costa con migliaia di pini comuni (Pinus pinea).

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Pinus pinea

Il pino domestico (Pinus pinea, L. 1753) è l’albero più tipico delle zone circostanti al mar Mediterraneo, in particolare sulle coste settentrionali, dove forma vasti boschi e regalando a persone e animali un’ombra molto gradita nel clima caldo e afoso dell’estate mediterranea.

Morfologia

Portamento  alto fino a 25 metri, sebbene l’altezza più comune sia sui 12-20 m. Ha un portamento caratteristico, con un tronco corto e una grande chioma espansa a globo, che col tempo diventa sempre più simile a un ombrello.
Corteccia è spessa, marrone-rossiccia e fessurata in placche verticali.
Foglie sono costituite da aghi flessibili in coppie di due e sono lunghi da 10 a 20 cm (eccezionalmente 30 cm).
Fiori meglio indicati come sporofilli, maturano in aprile-maggio.

* Macrosporofilli: sono rossi, e crescono all’estremità dei nuovi germogli.
* Microsporofilli: sono giallo-arancione, più evidenti di quelli femminili, posti alla base del germoglio.

Strobili sono lunghi 8-15 cm, ovoidali e grandi. Impiegano 36 mesi per maturare, più di qualsiasi altro pino. Si aprono a maturità per far uscire i semi. Questi ultimi, i pinoli (chiamati in inglese pine nuts e in spagnolo piñones) sono grandi, lunghi 2 cm, di color marrone chiaro con un guscio coperto da una guaina scura che si gratta con facilità e hanno una rudimentale aletta di 5 mm che va via facilmente. Il vento non ha effetto per trasportare i semi, che vengono dispersi dagli animali, tipicamente gli uccelli, ma oggi perlopiù dagli uomini.

Habitat

Vive nelle zone costiere mediterranee; l’areale originario si trovava probablimente in Portogallo e Spagna, ma è stato coltivato da quasi 6000 anni per i semi che sono anche diventati merce di scambio. Forma boschi litoranei dette pinete, dove vive in associazione con altre piante della macchia mediterranea.

Diffusione
in Italia è coltivato praticamente ovunque, ad eccezione delle zone montuose. Si è naturalizzato in Africa meridionale, dov’è considerata invasiva, e piantata comunemente in California, Australia e Europa occidentale, fino alla Scozia meridionale